martedì 4 febbraio 2014

La mia giornata mondiale contro il cancro

Il post di oggi sarà meno frivolo del solito ma è sicuramente per un buon motivo.
Oggi si festeggia la giornata mondiale contro il cancro... o meglio oggi qualcuno l'ha festeggiata , perchè io fino a tre minuti fa manco sapevo che oggi ci fosse una cosa del genere.
Non parlo spesso di questa mia esperienza, non amo parlarne ma non perchè sia un taboo...assolutamente.
Rispondo volentieri a domande e chiarimenti che le persone a volte mi chiedono ma raramente n parlo di mia spontanea volontà...tantomeno riesco a considerarmi una "sopravvissuta"...
Eppure probabilmente è questa la parola giusta: sopravvissuta...
Ma non mi piace, non legata alla mia vita: preferirei lottatrice forse, ma nemmeno questo sarebbe corretto.
Non posso definirmi sopravvissuta perchè ora non sopravvivo: IO VIVO...e vivo una vita meravigliosa, coi suoi alti e bassi...grandi gioie e grandi tristezze...e a volte smetto di lottare, quindi anche lottatrice non va bene.
Poche persone che sono nella mia vita ora sono state con me 7 anni fa in quella battaglia e oggi, in questa giornata mondiale di lotta e ricordo, vorrei condividere con chi non c'è stato quei momenti, perchè non è giusto continuare a parlarne e sbandierarlo, ma nemmeno nascondere quello che è stato.

Era  una sera, il 10 o l'11 d'agosto(che poi sarebbe anche il mio onomastico!) e so esattamente quando ho sentito che c'era qualcosa di sbagliato: mi sono appoggiata col bacino al lavandino per lavare i denti e una fitta indescrivibile all'inguine destro mi ha tolto il fiato...è così che ho scoperto che c'era...
Ma non è nemmneo così, perchè dal 10 agosto al 4 novembre nessuno ha mai sospettato un secondo che potesse essere qualcosa di più...solo un linfonodo molto gonfio, o una cisti...ormai delle dimensioni di una palla da tennis, tanto grossa da impedirmi di portare jeans o intimo da donna...
Poi il 4 novembre, dopo l'intervento, quando ormai la vita aveva ripreso a girare normale  senza stampelle o sedia a rotelle...ecco il referto... linfoma non hodgkin... manco sapevo cos'era un linfoma...ma la faccia dei miei genitori era abbastanza esaustiva...e anche il nome non lasciava troppi dubbi...
Un mese dopo , il 4 dicembre, sono iniziati i cicli di terapia... il protocollo vorrebbe ogni 3 settimane...ma sono giovane e c'è davvero poco tempo per fare qualcosa dato che la sopravvivenza senza chemio a 4 mesi è davvero allarmante.
E così si inizia...dal 4 dicembre al 27 febbraio... ogni 2 settimane chemio...nella settimana di pausa anticorpi monoclonali...e nel frattempo dosi da cavallo(o ippopotamo) di cortisone... una stimolazione di produzione delle piastrine da horror...dolori nausea e tanta voglia di chiudere gli occhi e lasciarsi andare...ma anche una voglia incredibile di vivere e ridere e festeggiare ogni piccolo successo...ogni esame del sangue passato alla grande...
Il dolore fisico...la spossatezza...i tubi nel collo...la testa pelata...il non poter frequentare posti affollati...le mascherine...la pelle che si rompe a guardarla per il cortisone...la gamba operata sempre il doppio dell'altra per il linfedema dopo l'operazione...
Sono cose che raramente mi concedo di ricordare...il dolore di pensare a tutte quelle cose mi trascina via...molto spesso...
Ma oggi no! Oggi voglio festeggiare con voi e con questo post i miei 7 anni senza linfoma...i miei 7 anni di sogni realizzati...
In quelle notti di fatica e insonnia indotte dai farmaci pensavo solo a questo giorno...al giorno in cui sarei diventata ostetrica...e avrei avuto un compagno con cui addormentarmi tutte le sere...una casa...e un giorno forse una famiglia insieme...questo pensiero mi ha portato attraverso quei mesi...e quelli successivi di controlli e terapie e scelte difficili...
E ogni giorno, ogni meraviglioso giorno in cui mi sveglio e respiro e posso alzarmi e arrabbiarmi gioire urlare e stare in silenzio ad ascoltare...penso che senza lottare, senza credere davvero che siamo noi a decidere come far andare la nostra vita non possiamo essere nessuno...

E come ultima cosa...ma non è l'ultima nel mio cuore... vorrei ricordarvi che anche chi non è sopravvissuto, anche chi ha dovuto dare la vita per fare in modo che il tumore morisse...anche quelle persone sono lottatrici...e lottatori...perchè se il coraggioso eroe muore uccidendo il drago non è meno coraggioso o meno eroe...ma ci ha insegnato a lottare un po' di più...

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